Electrolux torna in utile ma taglierà 3000 posti di lavoro nel mondo

Torna l'utile nei bilanci del III trimestre nonostante il calo delle vendite ma non basta: una riorganizzazione del management dall'avvio immediato dovrebbe permettere di raggiungere gli obiettivi di risparmio riducendo 3 mila posizioni soprattutto in Europa e Asia
Jonas Samuelson CEO di Electrolux.

Il Gruppo Electrolux prosegue nel progetto di riduzione dei costi al fine di migliorare i margini. L’obiettivo è quello di ottenere un risparmio di 10-11 miliardi di corone svedesi  (840-920 milioni di euro) nel 2024 rispetto al 2022. In passato l’obioettivo di risparmio era di 7 miliardi di corone.

Tra le misure annunciate in sede di condivisione dei risultati del III trimestre,  il gruppo sarà riorganizzato in tre divisioni regionali e due linee di prodotto globali che riportano al CEO per ridurre i livelli di top management.

Sarà composto da due linee di prodotto globali (“Taste” e “Care”), tre business unit regionali e quattro funzioni globali, tutte riferite al CEO.

Le due linee di prodotto, Taste e Care, guidate da Dan Arler e Ian Banes, avranno la responsabilità globale end-to-end di dare priorità alle categorie di prodotti in crescita e redditizie su cui il Gruppo Electrolux concentra la propria attività e i propri investimenti sfruttando rapidamente la propria scala globale e costi inferiori.

Per sfruttare ulteriormente le sinergie di prodotto e marchio tra Europa e Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa e per allineare l’organizzazione con l’imminente dismissione delle attività in Egitto e Sud Africa, le due attuali business unit nelle regioni diventeranno un’unica business unit guidata di Anna Ohlsson-Leijon. Le altre due aree di business, il Nord America sotto la guida di Ricardo Cons e l’America Latina sotto la guida di Leandro Jasiocha, rimarranno inalterate.

Le quattro funzioni globali sono Operations, guidate da Carsten Franke, Technology & Sustainability, Elena Breda, Finance, Legal & IT, Therese Friberg, e People & Communications, Lars Worsøe Petersen.

Nel III trimestre le vendite Electrolux sono scese dell’8%  da 35,2 a 33,4 miliardi di corone (da quasi 3 a 2,8 miliardi di euro). L’utile operativo è tornato a essere positivo anche se solo di 51 milioni di euro e grazie ai proventi della vendita dello stabilimento di Nyíregyháza. Altrimenti sarebbe stato solo di 26 milioni di euro, un margine dello 0,9%. Buon andamento anche per il cash flow operativo e l’utile per azione (0,46 corone contro meno 2,23). 

Continuiamo a impegnarci per raggiungere un margine EBIT di almeno il 6% nel medio termine“, ha affermato il CEO Jonas Samuelson. “Oltre a un’offerta interessante che guida la crescita commerciale nelle aree target, un componente chiave per raggiungere questo obiettivo nelle attuali condizioni di mercato sarà quello di continuare a ridurre i costi dei prodotti ogni anno a un ritmo simile a quello del periodo 2023-2024. Ciò sarà reso possibile da un nuovo approccio aziendale più mirato e da una struttura organizzativa semplificata.” La semplificazione comporterà la riduzione di 3 mila posti di lavoro, pare di capire in buona parte fra impiegati quadri e middle management, il che comporterà spese di ristrutturazione comprese tra 2 e 2,5 miliardi di corone svedesi nel quarto trimestre del 2023, che saranno registrate come una voce una tantum.

La nuova struttura della linea di prodotti entrerà in vigore già dal 1 novembre 2023 e la nuova struttura della divisione aziendale dal 1 gennaio 2024. 

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