General Electric ha comunicato a Electrolux lo stop all’accordo relativo all’acquisizione del ramo elettrodomestici, con efficacia dallo scorso 7 dicembre.
Il progetto era stato annunciato l’8 settembre 2014. Come già comunicato, lo scorso 1° luglio il Dipartimento di Giustizia americano (DOJ) ha fatto causa a Electrolux per fermare l’acquisizione.
In base all’accordo di transazione, Electrolux è tenuto a pagare a GE una tassa di terminazione dell’accordo di 175 milioni di dollari.
Nel periodo gennaio-settembre 2015, Electrolux ha già pagato, inoltre, costi di transazione relativi all’acquisizione pari a 266 milioni di corone svedesi, pari a 31,4 milioni di dollari, e costi per le attività di integrazione di preparazione pari a 136 milioni di corone svedesi (16 milioni di dollari). Nel quarto trimestre dell’anno, i costi di transazione e di integrazione dovrebbero ammontare a 175 milioni di corone e il periodo sarà impattato da costi di circa 225 milioni di corone derivanti dall’attivazione di un prestito ponte.
“Anche se siamo delusi dal mancato completamento dell’acquisizione, Electrolux è fiduciosa della propria capacità di continuare a crescere e sviluppare la propria posizione di produttore globale di elettrodomestici”, ha commentato Keith McLoughlin, Presidente e CEO di Electrolux. “La nostra strategia di crescere in modo profittevole in segmenti promettenti, categorie di prodotti e mercati emergenti rimane inalterata. Le attività del Gruppo in Nord America hanno dato comunque esiti positivi, con una buona crescita organica e una ripresa degli utili durante il 2015. Major Appliances Nord America ha una forte presenza negli Stati Uniti grazie ai marchi Frigidaire e Electrolux, e siamo fiduciosi che questa posizione sarà mantenuta e rafforzata”.
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