Electrolux ha puntato i piedi e dopo una durissima trattativa ha ottenuto gli aumenti di produttività che pretendeva per trasferire a Susegana buona parte della produzione di frigoriferi della fabbrica ungherese.
A Susegana gli svedesi investiranno 110 milioni di euro di qui al 2026 per farne uno dei suoi siti produttivi più automatizzati e digitalizzati
L’accordo sull’organizzazione del lavoro e sulla produttività, raggiunto la notte di lunedì con i sindacati e poi approvato dalle assemblee «è un ottimo risultato che certifica la validità del sistema partecipativo di Electrolux e rappresenta un punto fondamentale per il consolidamento dello stabilimento di Susegana, per il quale siamo sicuri di poter contare sul supporto delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, come dimostrato durante il percorso negoziale», ha detto al Sole24Ore Massimiliano Ranieri, COO del Gruppo per l’Europa, «l’investimento che ne consegue ci consentirà di rafforzare la competitività della nostra offerta di frigoriferi da incasso e la struttura industriale del gruppo in Europa. Si tratta di un progetto in linea con la strategia di investire in innovazioni centrate sul consumatore che garantiscano una redditività sostenibile, efficienza e agilità», aggiunge.
Nel 2019 la multinazionale aveva già investito 130 milioni di euro e realizzato due linee di assemblaggio Genesi, tra le più automatizzate dell’intero gruppo. Pochi mesi fa a Solaro, alla porte di Milano, è stato fatto un analogo patto investimenti-produttività con il sindacato: in quel caso l’accordo ha previsto investimenti per 102 milioni di euro per rilanciare il sito dove vengono prodotte lavastoviglie per l’alto di gamma.
L’intesa di Susegana prevede un innalzamento dei livelli di produttività. Per assegnare a Susegana la produzione di nuovi modelli e volumi di frigoriferi, l’azienda ha chiesto e ottenuto cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e di incrementi di produttività. L’obiettivo era passare dagli attuali 94 a 120 pezzi/ora. La quadra è stata trovata a 108 ottenuti anche grazie ad automazione e nuove assunzioni.
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