Nel suo anno fiscale terminato il 31 agosto Ikea ha riportato un calo del 5% nelle vendite globali scese a 39,6 miliardi di euro. “In tutti i nostri mercati, quasi simultaneamente, abbiamo visto un rallentamento delle economie e del settore arredamento“, ha detto Jesper Brodin, CEO di Ingka Group la società operativa che gestisce i negozi a marchio Ikea nel mondo, “È dal 2008 che non vedevamo nulla di simile”.
Ikea aveva reagito al calo nelle visite e nelle vendite con un taglio dei prezzi che ha permesso una ripresa nel numero di ingressi (727 milioni:+ 3,3%). e nel volume di merci vendute. La quota di mercato di Ikea nel settore mondiale dell’arredo è rimasta quindi stabile al 5,7% ma i tagli prezzo, consentiuti anche da una riduzione nel costo del legno, hanno inciso per 2,1 miliardi di euro sulle vendite. Per l’anno in corso Ikea si attende, grazie al calo nei tassi di interessa, una ripresa del mercato immobiliare e quindi degli acquisti di arredo.
Nel peridoo settembre 2023 – agosto 2024, Ikea ha aperto 41 nuovi store, meno rispetto agli anni scorsi, ma nell’anno fiscale in corso prevede 58 nuove aperture. La quota di vendite on line è salita dal 26 al 28%.
Inter Ikea Group, la società che detiene i diritti del brand e rifornisce gli store Ikea ha riportato vendite per 45 miliardi di euro, il 5,3% in meno rispetto all’anno precedente. Trattandosi in ambedue i casi di società non quotate, non sono stati condivisi dati e indicatori sulla redditività.
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