Situazione difficile per Desi Mobili, produttore di cucine componibili anche per conto terzi, principalmente per Mercatone Uno. L’azienda di Cerreto D’Esi (An), che a novembre 2013 aveva ottenuto l’apertura della procedura di concordato preventivo, “ha manifestato nei giorni scorsi al giudice fallimentare la volontà di ritirare il concordato e ha consegnato in tribunale i libri contabili”, come riporta il “Corriere Adriatico”. In una nota emessa da Desi Mobili e pubblicata dal sito di “Radio Gold” si legge: “Abbiamo fatto il possibile per salvare un’esperienza industriale che, nel corso degli anni, ha dato lustro al comprensorio fabrianese, dando lavoro a centinaia di persone. Ancora oggi, nonostante la congiuntura economica difficile da anni, abbiamo in portafoglio oltre 800 mila euro di ordinativi, sia di clienti Italia che all’estero, in particolare Emirati Arabi. Proprio ora che si iniziava a risalire la china, la spaventosa crisi del Mercatone Uno e il conseguente blocco dei loro flussi finanziari, ha rappresentato, per la Desi Mobili, una mazzata che ha comportato la perdita di liquidità per circa 1 milione di euro. Un’altra causa è stata che gli Istituti bancari hanno, di fatto, bloccato l’operatività della nostra azienda. Conseguenza obbligata è stata manifestare al Giudice fallimentare la nostra rinuncia all’omologa e di conseguenza si apriranno le porte per il fallimento dell’azienda. Proprio per non disperdere un’esperienza di qualità industriale del territorio, in questi ultimi mesi ci siamo adoperati per cercare una possibile via d’uscita attraverso trattative con potenziali investitori”.
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