Dalla diversificazione le premesse per la crescita futura

“Un investimento contro la crisi e per il futuro”. Così Giovanni Venturini, presidente del gruppo veronese Asso, insieme al socio e vice presidente Vittorio Zardini, ha descritto le recenti acquisizioni delle due aziende di cucine Maistri e minotticucine, entrambe ubicate nella stessa zona, e precisamente la Valpolicella, durante un incontro con i giornalisti che si è tenuto nei giorni scorsi. “In un periodo sicuramente non facile per il panorama imprenditoriale in generale, e il settore del mobile in particolare, abbiamo voluto giocare d’anticipo, ampliando e diversificando la nostra produzione”. Così Asso, dal 1988 specializzata nella produzione di arredi per il contract e il retail, con clienti del calibro di Guess, Benetton e Calzedonia, ha rilevato alla fine del 2012 Maistri e ad agosto del 2014 minotticucine “con operazioni che hanno avuto una rilevanza anche a livello sociale e di territorio” ha precisato Venturini, completando il know how che già queste due aziende possedevano con le competenze industriali di Asso. Per quanto riguarda Maistri, è stato avviato il rilancio del marchio e il suo riposizionamento verso un target medio-alto, con un’attenzione speciale ai materiali “e alla personalizzazione, che possiamo garantire grazie al fatto che il Gruppo produce internamente il 90% delle componenti per i prodotti finiti e un 40% di essi è ‘fuori standard’” ha spiegato Venturini. Alla presenza al Salone del mobile 2014 è seguita, a gennaio di quest’anno, l’inaugurazione di uno showroom monomarca a Milano, in collaborazione con Actual Spotti. Minotticucine invece “rimane tutt’ora riconosciuto come icona del minimalismo e del lusso” e per questo brand Asso sta portando avanti un “radicale ristrutturazione commerciale, con particolare attenzione alla salvaguardia del marchio, oggetto negli ultimi anni di numerosi tentativi di imitazione”. Ad aprile sempre ha Milano è stato inaugurato uno showroom monomarca ed è prevista un’ulteriore apertura a Roma. A occuparsi del design dei prodotti è stato chiamato Alberto Minotti, figlio del fondatore dell’azienda. Sottolineando che le reti commerciali sono separate per i due brand, Vittorio Zardini ha aggiunto: “teniamo molto al mercato italiano”. Per questo le scelte a livello distributivo sono molto oculate, soprattutto per minotticucine: “a mio parere i negozi devono continuamente rinnovarsi, cambiando l’esposizione almeno ogni otto mesi e puntando su fornitori che permettano di creare distinzione, altrimenti non potranno emergere” ha precisato Venturini. Complessivamente il gruppo Asso, dove sono impegnati in ruoli chiave anche i figli dei due imprenditori, ha chiuso il 2014 a 14 milioni di euro, dato in crescita, e punta a “raggiungere i 20 milioni di euro entro il 2020”.

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