Siamo andati in anteprima a visitare (e a mangiare) al nuovo ristorante Carlo e Camilla in Duomo, in via Victor Hugo, ultimo ristorante aperto da Carlo Cracco. Lo chef ha affidato a Gio Tirotto il progetto di reinterpretare gli interni. Bar e ristorante si plasmano nella particolare e unica architettura che scende di ben due piani sotto terra, dando così le coordinate per la creazione di un atmosfera underground
L’ingresso, su strada, introduce alla zona bar, dove il banco interamente rivestito in acciaio con effetto peltro è illuminato da un classico chandelier in vetro di murano. Tavoli in FENIX, il materiale innovativo di Arpa Industriale, abbinati a sedute a muro imbottite e rivestite in jeans nero con effetto “washed”, mentre le sedie sono in alluminio appositamente non verniciate, accorgimento che ha l’intenzione di trasferire all’intero ambiente una sensazione anti-conformista e quindi di unicità nel suo genere. La scala conduce, attraversando il piano ammezzato, al piano -2, dove una serie di ambienti si articolano con molteplici allestimenti per differenti esperienze. La sala principale è un vero e proprio anfiteatro dove la tribuna, con i suoi due generosi gradoni in rovere tinto nero, offre agli ospiti la possibilità di degustare gli ottimi cocktail e i ricercati piatti del menù in modo più informale e conviviale. Al centro dell’anfiteatro si “srotola” un lunghissimo tavolo centrale, realizzato in FENIX NTM® in colore Grigio Antrim, super opaco, piacevole al tatto e anti impronta, che contraddistingue subito il concept “Carlo e Camilla”, focalizzato sulla condivisione sia dell’esperienza culinaria che spaziale. Il tavolo è caratterizzato per la sua componibilità che permette sei conformazioni alternative. Diviso da una delicata spina dorsale in rovere nero, il piano è lungo ben 11 metri.
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