Dexelance chiude il 2024 con +3% a 320 milioni e prevede un 2025 ‘piatto’

Soddisfatti per la performance in controtendenza sul settore. Crescita degli Stati Uniti e dei brand più alti di gamma
|Andrea Sasso, Presidente e Amministratore Delegato di Dexelance

Dexelance preannuncia i dati di fatturato 2024: 320 milioni di euro, il 3% in più rispetto ai 311 del 2023 grazie soprattutto alla perfomance della divisione residenziale e delle società specializzate nel Luxury contract, che viceversa avevano sofferto negli anni post pandemia.

Andrea Sasso, Ceo del gruppo dell’arredamento e design di alta gamma, che comprende 11 società fra le quali Cubo Design, si è definito “molto soddisfatto” in una intervista al Sole 24 Ore, “perché il 2024 non è stato un anno facile per il nostro settore e inoltre cresciamo, a parità di perimetro, rispetto a quello che era stato il nostro anno record, sia come gruppo, sia per la maggior parte delle nostre società (…) inoltre abbiamo avuto un’ottima generazione di cassa, che ci ha permesso di chiudere con cassa netta attiva, quindi con liquidità superiore all’esposizione verso gli istituti bancari».

Il 2024 è stato l’anno del rebranding del gruppo, che ha lasciato il nome di Italian Design Brands in favore del nuovo marchio Dexelance, e di importanti investimenti anche per consolidare la rete distributiva, che oggi conta nel mondo 9 monomarca a gestione diretta, 45 gestiti da terzi e 4.500 retail partner.

Secondo Bain & Company per quanto riguarda l’arredo-design, il mercato del lusso avrebbe comunque raggiunto nel 2024 i 51 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 53 del 2022, ma ben al di sopra dei 38 miliardi del 2019. E per il 2026 le attese sono di un ulteriore incremento verso i 60 miliardi.

Per il 2025 Dexelance  si aspetta un andamento sostanzialmente piatto, ma noi dovremmo comunque confermare una performance superiore alla media di mercato». Sebbene non sia ancora disponibile il dettaglio delle singole società, i brand di Dexelance legati al settore residenziale e al canale retail, che risente maggiormente della domanda stagnante, hanno tenuto, mentre i due marchi attivi nel luxury contract (Cenacchi e Modar) sono cresciuti in modo significativo.

Dexelance punta molto sugli USA, che rappresentano il 22% del fatturato del gruppo e che cresceranno ancora, nonostante le possibili misure protezionistiche. Negli Usa: dopo aver aperto gli showroom di Groppi, Gervasoni e Meridiani a New York lo scorso anno, nelle prossime settimane arriveranno anche quelli di Turri, Flexalighting e Axolight. La Cina che rappresenta solo il 4% dei ricavi di Dexelance ha tenuto la posizione mentre stanno crescendo i Paesi del Medio Oriente, in particolare gli Emirati (5% dei ricavi) e l’Arabia Saudita (4%).

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