Eurocucina è al suo 23esimo appuntamento e quest’anno la cucina made in Italy arriva all’appuntamento fieristico in perfetta salute.
I dati di FederlegnoArredo, parlano chiaro, il comparto fattura 2,7 Mld di euro (+25% sul 2020), un balzo del 13,1% rispetto al 2019. I risultato sono stati attenuti anche grazie a una maggiore propensione delle famiglie a spendere nell’ambiente domestico dopo la pandemia.
“Il 2021 è stato caratterizzato da un recupero importante soprattutto sul versante del mercato interno”, ha precisato Edi Snaidero consigliere incaricato gruppo cucine all’interno dell’Associazione. “Le vendite in Italia sono aumentate del 30,7% rispetto al 2020 e anche il confronto con l’anno pre-Covid è largamente positivo +16,8%.”
Nel 2021 l’export ha raggiunto il 34% del fatturato totale in pieno recupero sul 2020 (+15,5%) e sul 2019 a 6,5 per cento.
Anche il comparto cucine è colpito da rincari e strozzature degli approvvigionamenti di materiali dovuto alle contingenze internazionali che causano il rincarto delle materie prime e dei carburanti.
Ma Edi Snaidero è ottimista: «Gli imprenditore del settore sono abituati a investire sul futuro ed Eurocucine è l’occasione migliore per comprendere gli sviluppi degli spazi abitativi contemporanei.»
Eurocucine si svolge nei pad, 9 e 11 dove sono presenti 82 aziende disposte su 16.000 mq di esposizione. Il dato significativo che la cucina moderna torna al centro della casa integrandosi sempre più con gli spazi living e con l’arredo presente in un mix tra tecnologia, funzionalità, innovazione e sostenibilità; quest’ultima diventa la vera sfida per i produttori che si interrogano, non solo sui cicli produttivi, gli approvvigionamenti e le filiere ma anche sul fine vita del prodotto.
Si registra la nuova tendenza, con una crescita di richieste, delle cucine outdoor, per terrazzi e giardini, molto accessoriate e, in alcuni casi, anche portatili.
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