Crollano in Francia le vendite di cucine: -6,2% a 3,7 miliardi

Nel nostro primo mercato di esportazione Il comparto (3,7 miliardi) performa peggio dell'arredo in generale (-5,1%)

Le vendite di mobili in Francia, primo mercato di esportazione della filiera italiana dell’arredo, si è contratto anche nel 2024 del 5,1%, scendendo da 14,6 a 13,8 miliardi di euro. La diminuzione è due volte superiroe al -2,5% registrato nel 2023. Le cause? il calo delle nuove abitazioni (-11%) e la riduzione del potere di acquisto a seguito della precedente ondata inflattiva che porta le famiglie a posporre il rinnovo degli arredi o le ristrutturazioni delle abitazioni.

Le cucine continuano a soffrire in modo particolare, con un calo del 6,2% (3,7 miliardi di euro di fatturato), ancora peggio l’arredo bagno: -7,2% a 0,5 miliardi. Gli arredi da giardino chiudono la classifica (-8,4%, 0,6 miliardi di euro di fatturato) anche a causa di un autunno più piovoso rispetto agli altri anni. 

Il calo non risparmia nessun canale

In termini di canali di distribuzione, il 2024 è in un certo senso in linea con il 2023, in quanto non si è osservata una ripresa del traffico nei negozi (tranne che nei discount), ma la classifica degli sviluppi in ciascuna categoria di operatori è leggermente diversa.

Sono andato bene (si fa per dire: -3,2%)  solo i negozi di arredamento non specializzati e i discount multiprodotto come Gifi, Centrakor. I discount commenta Courrier du Meuble  riescono a “rubare le vendite” di mobili ad altri canali più tradizionali, grazie ai loro prezzi interessanti, seducendo i consumatori che non sono necessariamente entrati nei loro negozi per cercare mobili.

Con la stessa variazione (-4,2%), al secondo posto si piazzano gli specialisti e i player dell’arredamento di fascia media/alta, che nel 2024 totalizzano rispettivamente 3,4 miliardi di euro e 1,5 miliardi di euro di fatturato. I negozi di cucine non possono sfuggiure al calo del settore.

La grande distribuzione organizzata del mobile, con 5,4 miliardi di euro tasse incluse generati nel 2024, registra un calo del -4,4%, pur mantenendo la propria quota di mercato (38,7%)

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