Nel periodo luglio-settembre 2016, gli ordini di macchine per il legno e derivati crescono complessivamente del 18,3% rispetto allo stesso periodo 2015 (la crescita fu del 21,5% nel trimestre precedente).
Ed è l’Italia che offre il contributo più importante in termini di crescita percentuale, con un +28,8%, che segue il 30,4% del periodo aprile-giugno. L’industria del Bel Paese è dunque in positivo da due trimestri. Dai dati dell’indagine trimestrale curata dall’Ufficio studi di Acimall, associazione dei costruttori italiani, emerge anche che il fatturato è cresciuto del 15,8% rispetto allo stesso periodo 2015, che il carnet ordini è pari a tre mesi e i prezzi hanno registrato una variazione dell’1,3% dal 1° gennaio a oggi. “Da tempo attendevamo un risveglio degli investimenti da parte dei nostri imprenditori”, ha affermato Lorenzo Primultini, presidente di Acimall, “e in questo trimestre abbiamo la riprova del cambio di rotta di un’industria nazionale certamente più vivace, grazie anche agli effetti positivi dei provvedimenti messi in campo dal Governo, oltre che della necessità di rinnovare macchine e impianti dopo anni di rinvii”.
L’Ufficio studi di Acimall elabora anche un’indagine qualitativa sul trimestre in esame: per il 28% del campione la produzione è caratterizzata da un trend positivo; per il 22% è in atto una contrazione, mentre il 50% ipotizza una “sostanziale stabilità”. Quanto alle previsioni, il 39% degli intervistati è convinto che gli ordini dall’estero cresceranno, il 56% li ritiene stabili e solo per il 5% si verificherà un calo. Sempre il 5% vede un calo anche degli ordini interni, a cui fanno da contraltare il 67% di quanti sono convinti della stabilità e il 28% che pensa a un proseguimento della fase di crescita.
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