Per la prima volta dal 2013, gli italiani tornano a essere ottimisti. Il 31% delle famiglie prevede una crescita dei consumi nei prossimi sei mesi (era il 27% a luglio 2015), contro il 23% che invece teme ulteriori cali (era il 28%). Il 46% ritiene che i consumi rimarranno invariati. Il dato, tuttavia, non è omogeneo a livello territoriale, visto che al Sud i pessimisti sono il 28% (solo il 27% prevede una crescita), mentre al Nord sono il 17%. È quanto emerge dalla rilevazione dell’indice di solidità economica delle famiglie italiane – Sef – elaborata da Confesercenti e Swg, che misura su una scala da 1 a 100 la Solidità economica “percepita” dalle famiglie italiane. A maggio tale indice è salito a quota 57, dai 55 di febbraio (+9 punti da dicembre 2013, inizio delle rilevazioni). In Italia prosegue dunque il leggero miglioramento della percezione della condizione reddituale delle famiglie, ma circa la metà delle famiglie, il 47%, segnala che il proprio reddito consente appena di pagare le spese, senza potersi concedere ulteriori acquisti. È al 38% la quota di famiglie che ritiene di avere un reddito che permetta di vivere serenamente, mentre il 13% lamenta di non riuscire neppure a pagare le spese indispensabili e il 2% dichiara di potersi concedere anche dei lussi. Infine, per quanto si riferisce alla percezione della qualità della vita, è insufficiente per il 18% dei nuclei familiari, mentre il 40% la considera accettabile e il 42% soddisfacente.
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