Consumi beni durevoli: +2% pre-pandemia

Secondo l’Osservatorio Findomestic 2021 gli acquisti di beni durevoli crescono del 13,7% rispetto al 2020 superando i livelli del 2019
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Il mercato dei beni durevoli chiuderà il 2021 a quota 70,6 miliardi, con un’impennata dei consumi del 13,7%. Ben il 2% in più rispetto ai livelli pre-Covid. 

Secondo i dati della 28esima edizione dell’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, l’incremento della spesa in durevoli si deve soprattutto alle performance dei mercati casa. Con il mobile a +16,1% che recupera e supera i livelli pre Covid (+2,2%). E la tecnologia che con un nuovo incremento del 14,9% raggiunge un giro d’affari di gran lunga superiore al 2019 (+19,8%).

Nel settore mobilità, invece, la ripresa del 12,1% non basta ad azzerare il gap accumulato durante l’emergenza sanitaria: il distacco sui valori pre-crisi è del 4,5%. 

Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic

“La traiettoria espansiva dei durevoli risulta particolarmente positiva nel quadro dei consumi totali, che hanno uno scarto negativo del 6,6% sul 2019. Dall’analisi dei segmenti di spesa traspare il rafforzamento di alcune dinamiche innescate dal fenomeno pandemico. Ha riportato al centro dei bisogni degli italiani la dimensione domestica, interpretata in chiave sempre più tecnologica e orientata al comfort. Lo spazio su cui si investe maggiormente è la cucina, come dimostra la crescita nella domanda di beni come friggitrici (+147,8%), piani cottura (+64,5%) e lavastoviglie (+33,1%)».

L’Analisi regionale

I mercati dei beni durevoli (veicoli, mobili e tecnologia) monitorati da Findomestic, registrano il balzo più ampio in Calabria con +17,4%, davanti a Molise e Sicilia con +16,2% e alla Basilicata con +16,1%. È la riscossa dei territori meridionali, che nel 2020 avevano patito in modo particolare le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria. E che nel 2021 beneficiano della maggiore spinta dei mercati auto nuova e motoveicoli, favoriti in questi territori dalla maggiore propensione a rinnovare un parco circolante più datato che altrove. Con una spesa complessiva di 13,9 miliardi, in aumento del 12,4%, la Lombardia rimane la regione con la maggiore incidenza in valore assoluto (19,6%) sui consumi dei durevoli. Davanti al Lazio con 6,8 miliardi, al Veneto con 6,6 miliardi, all’Emilia-Romagna con 6,4 miliardi e al Piemonte con 6,2 miliardi. La regione con minor slancio all’acquisto è, invece, l’Umbria, dove il recupero dei consumi di durevoli non va oltre l’11,4%.

Gli acquisti per la casa

L’Osservatorio Findomestic stima nel mercato dei beni per la casa una crescita del 15,5% rispetto al 2020 che consente all’aggregato di collocarsi su livelli superiori del +10,7% a quelli del 2019.

Mobili

Con un fatturato da 15,6 miliardi a fine 2021, il comparto dell’arredo riprende il suo percorso di crescita dopo la battuta d’arresto dello scorso anno. Il +16,1% è l’esito di una felice combinazione di fattori. L’andamento favorevole delle compravendite immobiliari, il sostegno di bonus legati a mobili e immobili e il consolidamento delle nuove abitudini domestiche emerse con la pandemia. La regione che fa segnare la crescita maggiore è il Piemonte con +18,6% (1,41 miliardi totali), mentre in Campania e in Sardegna l’espansione del mercato si ferma al +14,2%. Sempre più rilevante il ruolo dell’online: nel 2021 l’e-commerce di arredamento e home living aumenta del 18% raggiungendo una penetrazione del 13,3%.

Tecnologia consumer

L’altro grande comparto del settore casa sperimenta un incremento del 14,9% superando i 17 miliardi. Nell’ampio paniere della tecnologia consumer, il segmento più rilevante in valore è quello della telefonia, che con un incremento dell’11,6% sfiora i 6,1 miliardi grazie anche al consistente contributo dell’e-commerce (+25,7%). Mentre gli smartphone, padroni del mercato, crescono dell’11,7%, a far registrare le performance migliori in termini percentuali sono i wearables. Orologi, occhiali smart e altri dispositivi indossabili fanno segnare un balzo del 65,2%. Sul fronte degli elettrodomestici grandi, l’evoluzione positiva del mercato raggiunge i 3,6 miliardi con un +17,1%, sulla spinta dei bonus legati alle ristrutturazioni.

Spiccano i risultati di prodotti da incasso (+62.4%) favoriti dalle riaperture dei negozi di arredo. Per quanto riguarda gli elettrodomestici piccoli, si consolida il trend positivo rilevato nel 2020: il +7,4% rilevato porta il giro d’affari oltre 1,8 miliardi. Emerge un buon contributo dei segmenti “cura della casa” e “preparazione del cibo” tra i best performer figurano le friggitrici (+147,8%), le bilance pesapersone (+39,2%) e le macchine per il caffè (+25,5%).

Anche l’Information Technology, che nel 2020 aveva spiccato il volo sull’onda dell’implementazione di Smart
Working e Dad, continua a vivere una fase di espansione con un +6,6%. Questo porta il valore complessivo del comparto a 2,7 miliardi. Il maggior tempo trascorso in casa spinge in particolare gli acquisiti di dispositivi per il gaming (+35,1%), monitor (+20,3%) e tablet (+29,9%).

Infine, l’elettronica di consumo conferma uno slancio straordinario proiettandosi a quota 2,7 miliardi grazie al +38% previsto dall’Osservatorio Findomestic. Nel 2021 l’importante sviluppo delle vendite è stato sostenuto
da grandi eventi sportivi, switch off e bonus Tv. Non a caso i risultati migliori riguardano decoder (+263,5%), accessori per le Tv digitali (+60,4%) e televisori (+48,8%). Una spinta importante arriva anche dalle vendite online che, con un incremento del 13,6% (inferiore solo a quello registrato nella telefonia) arrivano a sfiorare un’incidenza del 18%.

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