Confartigianato difende la legge sul Made in Italy

Sulle pagine del “Corriere della Sera” di domenica 13 settembre è comparsa una pagina di Confartigianato nella quale l’associazione ha voluto segnalare l’importanza dell’approvazione della legge 99 del 2009 e soprattutto dell’articolo in essa contenuto dedicato al Made in Italy. Confartigianato plaude all’obbligo per le aziende di dichiarare il Paese di produzione della merce. Tutto ciò può tornare a vantaggio delle 450 mila aziende artigiane, rappresentate dall’associazione, che producono “davvero soltanto in Italia”. Per questo il comunicato termina così: “Non facciamoci ingannare. Perché l’arte del fare continui a esistere occorre non dis-fare la legge che la tutela”. La dichiarazione si riferisce probabilmente alle polemiche che la legge 99 aveva suscitato nel mondo imprenditoriale all’indomani della sua approvazione, avvenuta lo scorso 15 agosto (http://www.e-duesse.it/News/Cucine-Built-in/Sempre-piu-difficile-essere-Made-in-Italy). Secondo una parte del mondo produttivo infatti ciò danneggerebbe le grandi industrie italiane che realizzano buona parte del prodotto all’estero e sarebbe comunque in contrasto con le normative dell’Unione Europea.

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