Trecento per trecento è la formula magica del gruppo Colombini che secondo la previsione del presidente Emanuel Colombini dovrebbe chiudere il 2022 con 300 milioni di fatturato (erano 220 alla fine dello scorso anno) e intende arrivare a 300 monomarca Febal e Bontempi casa entro la fine del 2025. Visto che al momento il gruppo conta su 170 store in Italia e 30 all’estero, per raggiungere l’obiettivo sarà necessario aprire un nuovo store ogni settimana.
Intervistato da Enrica Roddolo sul Corriere Economia di lunedì 12 dicembre il giovane Presidente, seconda generazione alla guida dell’azienda di San Marino spiega il suo orientamento all’innovazione sia negli stabilimenti dove intende adottare sempre di più le logiche di Industry 4.0, sia nell’IT (realtà virtuale e intelligenza artificiale per facilitare il customer journey del cliente on line) sia nelle nuove prospettive del mercato contract.
Contract e nuove formule dell’abitare
Nell’intervista Emanuel Colombini parla del contract, presidiato attraverso la società Colombini Group Contract e si mostra attento alla crescita del built to rent, immobili pensati per un affitto a breve o brevissimo termine e perfino alla innovativa formula di co-living a marchio Tulou. Il primo esempio (con 93 unità) aprirà presto in viale Monza: si tratta di edifici composti da zone notte private e aree cucina e relax condivise per una clientela di giovani professional.
Acquisizioni in vista nel 2023
Quasi scontato l’orientamento del gruppo che ha come Ceo Giovanni Battista Vacchi verso la sostenibilità che si traduce in materiali eco-friendly completamente riciclabili e caratterizzati da un lungo ciclo di vita. Non mancheranno nel 2023, informa l’articolo, nuove acquisizioni sia nell’area cucine sia in quella della illuminazione e degli accessori, soprattutto in una logica export.
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