Il Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani ha convocato entro marzo un tavolo di lavoro con Ceced per rispondere alle richieste dell’associazione di creare le condizioni materiali per trattenere la produzione e la Ricerca&Sviluppo del settore degli elettrodomestici nel nostro Paese. Andrea Sasso, presidente dell’associazione, spiega su “Il Sole 24 Ore” di oggi: “la delocalizzazione è un processo irreversibile, ma abbiamo l’obbligo di mantenere nel nostro Paese queste attività, condizione essenziale per lo sviluppo e l’industrializzazione di nuovi prodotti. E’ necessario, inoltre, istituire controlli sull’import selvaggio di prodotti di bassa qualità che alla fine vanificano i nostri investimenti”. Sono alcuni commenti a margine dell’incontro svoltosi ieri sulla vertenza Electrolux Zanussi, che prevede un forte ridimensionamento della forza lavoro negli stabilimenti italiani. In questa occasione Romani insieme a Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro, hanno rimarcato la necessità “di un accordo fra istituzioni e parti sociali sul posizionamento delle attività di direzione, progettazione e produzione italiane di Electrolux prima di mettere mano agli ammortizzatori sociali”. I piani di sviluppo del gruppo svedese in Italia sono delineati da Luigi Campello, direttore generale Electrolux, che afferma: “80 milioni destinati all’innovazione di prodotto e di processo nel prossimo triennio sono il segno dell’impegno di Electrolux a rimanere in Italia”. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it