Ceced: “1° semestre stabile”

Il primo semestre 2017 ha confermato la stabilità del mercato degli apparecchi domestici e professionali con in dettaglio la tenuta dei grandi elettrodomestici e delle cappe per cucina, il rallentamento a valore nei piccoli elettrodomestici. Questa la sintesi del quadro tracciato da Confindustria Ceced Italia. Entrando nei tre settori citati, quindi ged, ped e cappe, emerge che il sell-in del primo semestre del bianco in Italia si chiude allo stesso livello del periodo corrispondente dell’anno precedente e con +4% in giugno. Tale andamento segna un rallentamento fisiologico dei primi mesi dell’anno, ragionevolmente riconducibile al picco di sell-in registrato a fine 2016. L’export denuncia una frenata a due cifre con particolare evidenza nel comparto della cottura (forni e piani), tradizionalmente i prodotti di maggior successo nel mondo grazie al valore del design, della qualità e della cucina italiana. Sono in forte crescita i prodotti al top di gamma, che offrono prestazioni di alta qualità e le funzioni di smartness e connettività, sempre più importanti per il mercato: per esempio, i modelli di lavabiancheria con connettività e smartness sono oggi oltre 2.000 (non esistevano cinque anni fa) e costituiscono il 18% del mercato (dato GfK). I consumatori sembrano quindi evolvere dall’efficienza energetica all’intelligenza energetica metabolizzando i vantaggi della connectivity per la gestione intelligente dei consumi energetici dell’abitazione in un’ottica di smartness per la casa, da allargare a edificio, rete, fino alla città smart. Nel lavaggio, l’offerta delle lavabiancheria smart e connesse ha mantenuto stabile il sell-in dei primi sei mesi 2017. In netto aumento i valori per lavastoviglie (+4,3%) e asciugabiancheria (+7,2%) anche per gli incentivi e la loro minore penetrazione nelle famiglie italiane. In calo il sell-in dei frigoriferi (-3%) contenuto grazie ai modelli da incasso: i combinati bottom segnano +8%. Ormai consolidata la prevalenza dei modelli no-frost: 73% del mercato (dato GfK). La cottura nel mercato italiano non risente delle difficoltà dell’export con +2,4% per i forni e -0,8% per i piani cottura: per questi ultimi diventano sempre più importanti i prodotti più innovativi, tra i quali i piani cottura a induzione arrivati al 27% delle vendite totali (dato GfK). Leggero calo per le cucine a libera installazione, ormai prodotto di nicchia con positività sui prodotti top di gamma. Positivo all’export. “In sintesi, il sell-in in Italia si mantiene stazionario mentre si osservano preoccupanti segni di cedimento nel sell-out a valore quale probabile conseguenza di politiche commerciali che non sembrano conferire il giusto valore all’innovazione e alla qualità dei nuovi modelli per i quali i produttori continuano a investire ingenti risorse”, ha commentato Lorenzo Comaschi di Miele Italia, capogruppo del grande elettrodomestico di Ceced. Il settore del Piccolo Elettrodomestico mantiene anche nella prima parte del 2016 un segno positivo generalizzato fra le varie famiglie che lo compongono. In particolare spiccano per crescita il settore della pulizia della casa (aspirazione e pulizia a vapore) e della cura della persona (in particolare rasatura maschile e igiene orale). La crescita dei volumi riguarda quasi tutte le famiglie di prodotto (fa eccezione il mondo dello stiro). Viceversa, diverse categorie di prodotto soffrono di un eccesso di pressione promozionale, che ha determinato nella prima parte dell’anno un calo del prezzo medio. Il mercato del piccolo elettrodomestico appare infatti sempre più competitivo e le leve promozionali e la multicanalità continuano ad ottenere sempre più importanza. In questo contesto i produttori sono chiamati ad un grande impegno, in termini di ricerca e sviluppo prodotto, per essere in linea con i nuovi requisiti del mercato e le aspettative dei consumatori, ma anche in termini di attenzione massima alle dinamiche e alle strategie distributive, per poter salvaguardare il valore del proprio catalogo e dell’innovazione sviluppata. “A livello normativo, a settembre 2017 entrerà in vigore la nuova etichetta energetica degli aspirapolvere, che prevede una riduzione del wattaggio massimo dei modelli e la creazione di nuove classi dalla A+++ alla D. Inoltre la commissione europea sta lavorando ai requisiti della progettazione ecocompatibile per questa categoria di prodotto. Anche altre categorie del Piccolo Elettrodomestico sono state coinvolte nei piani UE mirati al risparmio energetico: bollitori, asciuga-mani, apparecchi per il riscaldamento locale. Sicuramente, comunque, il tema energetico sarà un punto fondamentale che guiderà nel futuro a breve e lungo termine l’evoluzione normativa, nonché la ricerca e l’innovazione di tutta l’industria del comparto” ha aggiunto Teresa Polti – di Polti, capogruppo del ped. Infine, nella prima metà del 2017 il mercato italiano delle cappe per cucina ha confermato la crescita in volumi già registrata lo scorso anno, a conclusione della lunga crisi della domanda. In valore, si è registrato un leggero calo, determinato dalla diminuzione del prezzo medio. Nonostante questi regolamenti abbiano obbligato il passaggio a una Classe superiore con l’esclusione dal mercato del segmento low-end, continua la focalizzazione della domanda sulle fasce centrali di efficienza energetica piuttosto che una traslazione di tutti i volumi verso le Classi medio-alte e alte. “Tuttavia i nuovi requisiti previsti per settembre 2018 potrebbero introdurre ulteriori aggravi di costi, soprattutto per il necessario utilizzo di lampade a led, con il rischio che la domanda rimanga concentrata nella fascia centrale dei prodotti, senza sfruttare a pieno i vantaggi prestazionali, energetici, ecologici dei nuovi modelli” ha sottolineato Francesco Magrini, di Elica, capogruppo del comprato in Ceced.

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