Calano gli investimenti in abitazioni

Secondo l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) nel 2009 la nuova edilizia abitativa registra un calo del 19% mentre tiene il comparto del recupero, con una flessione dell’1%. Il motivo è da individuare nel numero minore di permessi di costruzione, che dal 2005 al 2009 sono passati da 305 mila a 185 mila. Le compravendite di abitazioni sono in calo soprattutto nei piccoli Comuni (-17%), pur di fronte a un calo dei prezzi. Migliore l’andamento nei capoluoghi di provincia e nei grandi centri urbani. Di conseguenza segnano una flessione anche i mutui alle famiglie, pari a un -17,3%. Per la prima volta, secondo l’associazione, questo trend si estende a tutte le regioni, con un picco drammatico nelle Marche (-74,6%) e situazioni difficili in Val d’Aosta (-57%) e Veneto (-33,5%). 
Anche per il 2010 è prevista una flessione, che potrà mutare da un -7,1% a un -3,9% in base agli effetti del Piano casa, secondo il quale è possibile ampliare del 20% la volumetria delle abitazioni già esistenti. L’impatto positivo del Piano casa, sempre secondo Ance, farà sentire i suoi effetti soprattutto dalla metà del prossimo anno.
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