Brescia prima smart city italiana

Primi passi concreti di casa intelligente nel nostro Paese. È partita, infatti, in questi giorni, la fase sperimentale del progetto “Smart Domo Grid”: venti nuclei familiari vivranno per un anno nella propria casa l’esperienza delle reti intelligenti. Capofila del progetto, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, è A2A; 
 Politecnico di Milano e Whirlpool sono partner. I partecipanti, residenti nel villaggio “Violino” (circoscrizione Ovest di Brescia) partecipano da qualche giorno a questo progetto di ricerca e sviluppo su scala reale che vuole testare i benefici delle reti elettriche intelligenti e dei programmi per un utilizzo più razionale dell’energia sulle utenze domestiche con funzionalità demand/response.

Nello specifico, le case di ogni famiglia, in possesso di un impianto fotovoltaico e di connessione internet, sono state dotate di contatori elettronici di ultima generazione; i partecipanti hanno ricevuto due elettrodomestici intelligenti di ultima generazione (frigorifero e lavastoviglie) e ne riceveranno un terzo (la lavatrice) subito dopo le vacanze estive, oltre a un tablet per il comando da remoto sul quale è installato una App per il monitoraggio e la gestione intelligente dei consumi energetici e degli elettrodomestici.

Le possibilità di programmare il funzionamento degli elettrodomestici con un’offerta tariffaria più ricca rispetto all’attuale bioraria, di utilizzare energia da fonti alternative e di rivedere le scelte della fonte energetica sulla base delle disponibilità del momento hanno lo scopo di limare i picchi di domanda, migliorando la qualità della tensione dell’energia.

Il progetto, recita una nota ufficiale, potrà dare indicazioni importanti sulle abitudini degli utenti, sui vantaggi nell’utilizzo di un regime tariffario più variegato, sui benefici economici e ambientali che una smart grid può offrire. Gli utenti, per la durata del progetto, vedranno premiati i comportamenti energetici più virtuosi con un sistema di incentivazione.