Versando 2,05 milioni di euro, l’americana Thermos company la ditta che ha inventato e tuttora produce contenitori isolanti per bibite e pasti, ha acquistato lunedì 7 marzo dal Liquidatore giudiziario il brand, il magazzino e i macchinari della Berloni, storico marchio italiano nel settore cucina.
Caduto l’interesse degli altri azionisti taiwanesi che nel 2014 avevano rilevato il 99% dell’azienda di Pesaro dalla famiglia Berloni senza riuscire però a impedirne il fallimento, all’asta tenutasi lunedì 7 marzo si erano presentato solo due avvocati romani i quali per conto di Treasure Win, controllata dalla Thermos Company hanno aggiunto 50 mila euro alla base d’asta di 2 milioni.
Il liquidatore Alessandro Meloncelli, che aveva inutilmente sollecitato le manifestazioni di interesse sin dalla messa in liquidazione della società ma nessun italiano si era fatto avanti per rilevare l’azienda.
Ora il liquidatore dovrebbe presentare l’offerta ai creditori (Berloni deve 1,8 milioni a fornitori, quasi 0,9 milioni agli ex dipendenti e 5 milioni a Fisco e Inps) i quali quasi sicuramente accetteranno, e ottenere dal giudice l’omologa del concordato.
L’obiettivo della Thermos, guidata dal Ceo taiwanese Alex Huang, è riprendere al più presto la produzione. Huang avrebbe inviato dei suoi esperti a visitare gli impianti della Berloni per valutare la possibilità e i tempi di una ripresa. Secondo voci raccolte dal Resto del Carlino una collaboratrice di Huang sarebbe già a Pesaro per prendere le redini della società con l’obiettivo di riattivare la produzione già alla fine dell’estate.
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