Berloni: uffici chiusi, produzione ferma

Dopo la comunicazione ufficiale che il Ministero dello Sviluppo Economico aveva attivato i canali diplomatici con Taiwan per cercare di trovare una soluzione alla vertenza di liquidazione della Berloni e salvare quindi il posto di lavoro a 85 persone, non ci sono state più comunicazioni ufficiali. Ma è bastato fare una telefonata in azienda per rendersi conto che gli uffici sono chiusi… Azienda chiusa uguale a produzione ferma e, come riporta anche il Resto del Carlino, sembrerebbe che gli operai e gli impiegati che si sono dimessi siano saliti a oltre venti, sugli 85 che erano in forza prima della messa messa in liquidazione volontaria. Gli ordini in corso sono sospesi e non si sa se la produzione riprenderà e quando.

Paolo Ferri, Responsabile Filca Cisl Pesaro Urbino ha dichiarato: “Aspettiamo di sapere cosa dirà il liquidatore, che decisioni verranno prese e che ammortizzatori possiamo usare per fronteggiare questo momento molto duro per i lavoratori. Speriamo in una ripartenza al più presto” ha concluso. Giuseppe Lograno della Cgil ha ricordato che doveva esserci un tavolo di crisi ministeriale, ma che “nessuno ha più fatto sapere nulla… evidentemente non c’è interesse, è solo una fabbrica piccola…”.

A questo punto tutti attendono di sapere come si pronuncerà il liquidatore Meloncelli, anche in merito alle manifestazioni di interesse ricevute per Berloni Group.

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