Lo storico brand di cucine di Pesaro, dal 2013 controllata da un gruppo di Taiwan, è stato messo in liquidazione giovedì scorso, a rischio ci sono 85 dipendenti. La notizia ha sorpreso il mercato e addetti ai lavori perché nell’ultimo anno l’azienda si stava riprendendo e aveva ordini e fatturato in crescita (18 milioni di euro nel 2018), oltre ad aver assunto recentemente nuovo personale. Certo, Berloni non era ancora tornata all’utile, ma le perdite si stavano riducendo tanto che stavano progettando nuove aperture di monomarca e nuove approcci per implementare l’export (30%). Si parla dunque di messa in liquidazione per “scelte societarie e diverse vedute nella proprìprietà”. Come si legge dai quotidiani e giornali locali, le autorità, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il consigliere regionale del PD Andrea Biancani e il presidente della Regione Luca Ceriscioli “faranno la loro parte e cercheranno un canale per parlare con la proprietà per capire se la decisione è irreversibile”.
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