La difficile situazione economica ha ridotto sensibilmente le richieste di finanziamenti, sia finalizzati che personali. Cresce nel 2009 in particolare solo la cessione di un quinto dello stipendio. È quanto emerge dai dati di sintesi forniti da Assofin – l’Associazione Italiana Credito al Consumo e Immobiliare. Nel dettaglio lo scorso anno sono stati erogati prestiti per una valore complessivo di 55,39 miliardi di euro, in calo dell’11,3% sul 2008, e ripartiti su un totale quasi 110 milioni di operazioni finanziate, in crescita dell’1,5% sull’anno precedente. I prestiti personali sono calati a valore del 13,9% (atterrando a quota 19,45 miliardi di euro) e del 14,9% a quantità. Medesima contrazione a due cifre manifestano i finanziamenti finalizzati. I singoli settori hanno manifesto la seguente tendenza: autoveicoli e motocicli -16,7% a valore e -12,2% nel numero di operazione; ciclomotori -28,6% e – 29,3%; veicoli industriali rispettivamente -35,8% e -18,7%; elettrodomestici e prodotti hi-tech -21,7% e – 19,3%; arredamento -17,3% e -14,5%; altri beni – 12,5% e – 11,7%. Il valore dei prestiti erogati tramite carte di credito è stato pressoché stazionario nel 2009 sul 2008 (valore totale 10,60 miliardi di euro), a fronte di una crescita del 2,6% delle operazioni gestite. Infine, la cessione del quinto dello stipendio ha riportato una crescita a valore del 4,1% (valore totale 5,61 miliardi di euro) e del 2,6 a quantità; segno più sostenuto soprattutto dai prestiti erogati con questa formula nei confronti dei pensionati. Giuseppe Piano Mortari – direttore operativo dell’associazione – ha dichiarato a e-duesse: “Va premesso che solitamente la leva del credito è una variabile anticiclica , ma quando sulle economie mondiali si abbatte un evento così forte come quello dell’attuale crisi, questa regola cambia sia perché l’impatto della congiuntura è evidente ed esteso sul reddito delle famiglie, sia perché ci sono avute delle altrettanto manifeste ricadute psicologiche che da un lato hanno sensibilizzato il consumatore italiano sui rischi di una sovra-esposizione finanziaria, dall’altro lo hanno indotto a concentrarsi su acquisti necessari o indispensabili” e ha sottolineato: “L’andamento negativo segue a tre lustri di crescita di questo mercato anche a due cifre”. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare progettocucinabiz.it