Arredamento in calo nel 2011, ma non nell’export

Il Centro studi Cosmit/FederlegnoArredo ha comunicato i consuntivi del settore arredamento nel 2011. In Italia il comparto ha subito a una flessione del 4,8%, per un fatturato di poco superiore ai 20,2 miliardi di euro. A determinare tale risultato negativo è stata soprattutto la contrazione dei consumi interni, pari al 9,7% per un fatturato di 13 mld di euro. Cresce però il giro di affari delle esportazioni, che con un fatturato di circa 10,4 mld di euro ha fatto registrare un trend positivo del 4,3%; la sua incidenza sull’andamento complessivo del settore arredamento è del 51,5%, contro il 47% del 2010 (+9,6%). I tassi di crescita più interessanti sono quelli relativi alla Russia (+11%), all’Ucraina (+20,9%) e ad alcuni Stati del Medio Oriente, come Emirati Arabi (+8,4%) e Arabia Saudita (+22%). Positive anche le performance di Francia (+4,1%), Germania (+6,7%) e Stati Uniti (+5%), e soprattutto della Cina, che con un incremento del 34,4% è divenuto il 13° Paese cliente per il settore.Per risollevare i consumi interni, gli imprenditori associati a FederlegnoArredo propongono di agevolare l’acquisto del primo impianto dei mobili, alla stregua di quanto avviene per la casa con l’Iva al 4%. “Prodotti destinati alle cucine, al bagno e prodotti come ad esempio gli armadi a muro”, ha dichiarato il presidente Roberto Snaidero, “sono immaginabili come arredamento che è parte integrante della casa e dell’opera di ristrutturazione/costruzione della casa”.

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