Versa in cattive condizioni Magrì Arreda, rivenditore di mobili con sei punti vendita in Italia – sette fino a poche settimane fa –: a Francavilla Fontana (Br), Foggia (Fg), Matera (Mt), Sammichele di Bari (BA), San Giovanni Teatino (Ch), Surbo (Le) e Trezzano sul Naviglio (Mi). Proprio quest’ultimo, infatti, inaugurato solo un anno fa, è stato ceduto alla società Torino 2. Secondo quanto riportato da Repubblica, Claudia Nigro, segretaria generale della Filcams Cgil di Brindisi, ha spiegato: “Alcuni lavoratori ci hanno segnalato che la società, il 3 giugno scorso, ha chiesto di aprire una procedura di riduzione del personale per 35 dipendenti. La maggior parte di questi lavora nella sede di Francavilla Fontana”. La sindacalista riporta i notevoli ritardi negli stipendi dei dipendenti: l’ultimo ricevuto è quello di aprile. Per quanto riguarda il punto vendita lombardo, a seguito della cessione, i clienti finali si sono trovati ad aver pagato un acconto a una società che non opera più. Nigro continua: “La società ha debiti sia verso i fornitori sia verso il fisco ma non ha fatto richiesta di concordato e non ha dichiarato fallimento. I prossimi appuntamenti sono l’incontro nazionale con i sindacati per parlare dei 35 lavoratori in uscita e, a fine mese, l’approvazione del bilancio”. È previsto, infatti, per il prossimo 16 luglio un incontro dell’azienda a Roma con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil: in quella sede probabilmente la situazione sarà più chiara.
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