Applia Italia prosegue la sua strategia di comunicazione in appoggio alla proposta di legge per incentivare la sostituzione di vecchi elettrodomestici e guadagna l’apertura della sezione Imprese del Sole 24 Ore del 13 marzo. A ‘favore’ dell’Associazione va la situazione congiunturale difficile del settore, con un calo del 5% nelle vendite sia nel 2022 sia nel 2023 e soprattutto i timori per il futuro degli stabilimenti Electrolux e (ormai) ex Whirlpool che rappresentano un polo occupazionale importante in Friuli, nelle Marche e nella provicina di Varese preoccupando amministratori locali e partiti.
“Il Governo osserva da vicino la situazione, e nei giorni scorsi ha convocato la prima riunione del tavolo del comparto, dal quale gli attori del sistema auspicano possa emergere la soluzione (o le soluzioni) per dare un nuovo futuro all’industria”, riassume Matteo Meneghello sul Sole 24 Ore. “ «Il tavolo è stato definito permanente”, spiega Paolo Lioy, presidente di Applia Italia, “e questa è già una buona notizia, perché significa che il Governo ha compreso che il tema del bianco va messo al centro del dibattito sul futuro industriale del Paese; un futuro che dovrà coinvolgere tutta l’Europa, perché gran parte delle decisioni legate al futuro dell’industria ormai vanno coordinate in ottica continentale».
Oltre all’ecobonus che potrebbe portare a sostituire 2,5 milioni di pezzi, con uno sconto del 30% sul prezzo d’acquisto (fino a un importo di 200 euro o 100 per redditi Isee superiori a 25mila euro), Applia parla di una misura più strutturale e trasversale, finalizzato ad affrontare uno scenario a rischio di deindustrializzazione, e le relazioni del comparto con le filiere globali. «C’è un’esigenza di difesa del mercato interno e di conservazione dei posti di lavoro in Europa”, afferma Lioy, ricordando che molti operatori hanno annunciato nelle ultime settimane corposi piani di ristrutturazione. I due principali produttori presenti in Italia, Electrolux e Whirlpool (13 mila addetti tra occupati e indotto), “stanno facendo ampio ricorso agli ammortizzatori, come pure Candy-Haier” afferma il quotidiano confindustriale Pesante anche la situazione della filiera dell’indotto. «L’ultima vertenza in ordine di tempo – spiega il sindacato – è alla TE Connectivity di Collegno, multinazionale che produce sistemi di connessione per il bianco che ha comunicato il trasferimento dell’intera produzione italiana all’estero».
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