Dopo numerose insolvenze nel periodo pandemico, ora le aziende sono molto più attente a concedere dilazioni dei pagamenti: questa è la risposta all’analisi di Acmi e Abbrevia. Nonostante che la situazione sia migliorata, ora si punta a prevenire le situazioni problematiche.
Emerge questo dalla seconda edizione dell’Osservatorio sulla gestione del credito di Abbrevia insieme all’Associazione credit manager Italia. Focus su 200 credit manager messi che spiegano gli strumenti utilizzati per decidere se all’azienda convenga fare credito e sui rimedi per coprire gli insoluti.
Il campione
I credit manager coinvolti lavorano quasi tutti per grandi aziende:
I credit manager che hanno partecipato all’indagine lavorano perlopiù in grandi aziende: quasi il 60% ha un fatturato superiore a 100 milioni di euro, mentre per il 23% si tratta di Pmi, con fatturato inferiore ai 50 milioni di euro. Viste le dimensioni aziendali, anche i crediti concessi sono consistenti: per il 57% delle imprese il ticket medio supera i 10mila euro e per il 32% va oltre i 25mila euro. E i clienti con cui le aziende operano sono nella stragrande maggioranza altre imprese, perlopiù società di capitali: solo il 6% del campione dichiara di lavorare con tanti piccoli clienti
I gruppi
6 imprese su 10 hanno un fatturato che supera i 100 mln. Il 23% rappresenta le PMI, con fatturato inferiore ai 50 mln. Il Gruppo settoriale “Beni di largo consumo”, è composto per lo più da grandi imprese. Quasi il 70% del campione è sopra la soglia dei 100 mln di fatturato.
Il Gruppo settoriale “Elettrodomestici ed elettronica per la casa-Distribuzione elettronica” è il gruppo con la dimensione aziendale più elevata. Oltre il 95% delle imprese supera i 50 mln di fatturato.
Il Gruppo settoriale “Idrotermo idraulico” è il gruppo settoriale meno rappresentato da micro e piccole imprese. Tutte le aziende registrano infatti un fatturato superiore ai 10 mln.
Ticket medi
I Credit Mnager presenti nel campone gestiscono ticket di diversa dimensione: circa il 57% delle imprese concede crediti di fornitura superiori ai 10.000 euro.
Fase di verifica
Nella fase di valutazione dell’affidabilità commerciale, 7 Credit Maage su 10 utilizzano sia le informazioni pubbliche che quelle investigate a seconda dell’esposizione. Il 97% svolge sempre un’analisi preventiva.
Nel gruppo di BLC quasi 7 su 10 utilizzano un approccio differenziato e un mix tra informazioni pubbliche e investigate.
Il settore dell’elettronica è anch’esso suddiviso tra le aziende che usano solo le informazioni pubbliche e quelle che invece approfondiscono a seconda dell’esigenza. 2 su 4 optano per una gestione personalizzata della fase di prevenzione.
Solo 2 Credit Manager su 10 del settore IDRO svolgono un’analisi esclusivamente con informazioni pubbliche. Il resto del campione approfondisce sempre o in caso di ticket elevati.
I tempi della verifica variano molto a seconda dei settori. Una volta acquisito il cliente, lo strumento del monitoraggio delle principali variazioni camerali è applicato ormai da 9 aziende su 10. Da valutare l’appofondimento e aggiornamento dei dati monitorati.
Recupero crediti
Dal punto di vista della gestione degli insoluti sono diverse le strategie adottate. In particolare, il recupero stragiudiziale avviene internamente (69%).
Il 56% delle aziende affida il recupero giudiziale esternamente.
Insoluti post-pandemia
È stato chiesto come la situazoine sugli insoluti sia cambiata rispetto al 2020. Più del 60% delle imprese ha visto un miglioramente della propria situazione lato credito. Rispetto alla dilazione di pagamento concessa ai creditori, nel 2021, 7 aziende su 10 hanno mantenuto dilazioni entro 89 giorni. La percentuale dei crediti che passa alla fase di recupero, viene riportato nell’analisi che per il 58%, è fino al 1,5%.
1 azienda su 4 passa alla fase di recupero una percentuale oltre il 3%. La gestione preventiva non ha visto grandi cambiamenti al suo approccio.
8 Credit Manager su 10 hanno aumentato il contatto diretto con i propri clienti; il 45% ha anticipato le azioni di recupero stragiudiziale.
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