Non ci sono novità confortanti sul futuro di Mercatone Uno. Secondo i quotidiani locali, che stanno monitorando la situazione per l’impatto che la chiusura definitiva del retailer avrebbe sull’occupazione nel territorio (e non solo), la scorsa settimana a Roma, proprio al ministero dello Sviluppo economico, è nato ufficialmente un tavolo nazionale sul tema, richiesto dalla Regione Emilia Romagna dove Mercatone Uno ha sede ufficiale (Imola, ndr) ed è fortemente radicato, con ben 17 punti vendita da Piacenza a Rimini e quasi mille dipendenti. A questi, si aggiungono le numerose aziende locali che vivono sull’indotto generato dalla presenza dei vari marchi di Mercatone Uno. La prossima riunione, ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, si terrà il primo aprile, quando «saranno prese in esame tutte le manifestazioni di interesse, che in ogni caso dovranno essere valutate dal commissario giudiziale e dal tribunale». Sembra infatti che i potenziali acquirenti per il marchio e la rete commerciale non manchino e, proprio nel corso di questa settimana, il tribunale fallimentare di Bologna analizzerà le prime proposte, che riguardano acquisizioni parziali. Il tribunale di Bologna ha ordinato un forte piano di svendite e liquidazioni in ben 34 negozi, quelli considerati a maggior rischio secondo il piano elaborato dall’azienda. Intanto è di poche ore fa la notizia della chiusura dei due punti vendita di Mappano e di Brandizzo (entrambi della provincia di Torino) per un totale di 70 lavoratori.A Caselle (To) si sta preparando un concerto di solidarietà per il 24 di marzo.
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