Cresce la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane e contestualmente si abbassa l’importo medio dei prestiti richiesti. Questo trend relativo al mercato immobiliare italiano si conferma anche per il mese di febbraio 2016 quando – come rileva il Barometro Crif – si è assistito a un aumento del 32,4% della domanda di mutui rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che a sua volta si era caratterizzato per un robusto incremento. A trainare la domanda sono da un lato la richiesta di surroghe e, dall’altro, le condizioni favorevoli offerte dagli operatori. A questo segnale di crescita del mercato immobiliare si affianca, però, una frenata sul versante dell’importo medio richiesto per il mutuo. Nel mese in esame il dato si è attestato a 122.497 euro, contro i 124.175 euro di febbraio 2015. Si tratta di un valore superiore a quello di gennaio 2016, ma lontano da quelli precedenti alla crisi (si ricorda ad esempio che a febbraio 2010 l’importo medio richiesto era stato di 140.877 euro). Questo calo è imputabile sia al minore costo degli immobili, sia alla tendenza a scegliere una rata che incida il meno possibile sul reddito familiare, ma anche alla crescente incidenza delle surroghe che naturalmente si caratterizzano per importi più bassi rispetto ai mutui nuovi. Simone Capecchi, executive director di Crif, ha commentato: “Malgrado in Italia solo 4 immobili su 10 vengano acquistati attraverso il sostegno di un mutuo, in questi primi mesi dell’anno la domanda di finanziamenti immobiliari si è mantenuta vivace, confermando un trend positivo che perdura ininterrottamente da quasi 3 anni. D’altro canto, sia il basso livello dei tassi di interesse applicati sia prezzi di acquisto ancora appetibili contribuiscono a stimolare il rinnovato interesse delle famiglie a investire sul mattone. In questo contesto sembra aprirsi una nuova sfida per gli Istituti, che li vedrà impegnati nello sviluppo di idonee strategie commerciali per intercettare e soddisfare la crescente richiesta di mutui da parte delle famiglie”.
Ricordiamo che Crif raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Per “domanda di mutui” intende le vere e proprie richieste formali presentate agli Istituti di credito e non semplici preventivi o interrogazioni online.
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