Secondo i dati Istat nel periodo gennaio-febbraio le esportazioni italiane di mobili erano rimaste relativamente stabili: -0,7% rispetto al bimestre corrispondente del 2023. In marzo però si è rilevato un grave calo: -13,8%. “A conferma di questo, la produzione industriale a marzo torna a calare (-7,3%) come a gennaio (-7,1%) dopo un febbraio che aveva invece registrato lo stesso dato del ’23, arrivando così a un dato cumulato del primo trimestre pari a -4,9% per il mobile”, recita un comunicato di FederLegnoArredo.
Gli Infodata di FederlegnoArredo evidenziano infatti come continuino a pesare sul dato finale le performance negative di due Paesi importanti per la filiera: Francia che segna -4% (519 milioni) e Germania addirittura a -8,1%. “Unica nota positiva che al momento lascia un po’ di respiro al nostro Made in italy è la ripresa del mercato statunitense”, anticipa il presidente di FederLegnoArredo Claudio Feltrin, “che cresce dell’11,9%”. Nella top 5 ancora segno negativo anche per il Regno Unito (-10,8%) mentre la Spagna può dirsi stabile a +0,8%”.
“Per un settore votato all’export come il nostro non si tratta di un dato incoraggiante ma, allo stesso tempo, contestualizzato in una congiuntura economica negativa e in un quadro geopolitico altamente instabile, è corretto dire che sarebbe stato improbabile aspettarsi numeri diversi “, commenta, Claudio Feltrin, “è anzi più corretto interpretare il dato come elemento di tenuta e di assestamento del settore, alla luce del contesto generale”.
“Mesi di stabilizzazione seguiti da un rialzo”
“La nostra sensazione”, conclude Feltrin, “è che proprio marzo rappresenti il punto più basso della discesa della curva, a cui seguiranno alcuni mesi di stabilizzazione che anticiperanno il rialzo della seconda metà del ’24 in cui crediamo torni il sereno”.
L’ipotesi che sembrerebbe trovare riscontro nei dati sul clima di fiducia: le aziende del mobile, per i prossimi tre mesi (maggio-luglio), prevedono una situazione di stabilità, ma le attese sugli ordiniraggiungono un saldo positivo (+5%) che, affiancato alle attese sulla produzione stazionarie, fanno intravedere un secondo trimestre almeno stabile per il mobile, che potrebbe preannunciare una fase di risalita nel secondo semestre ’24.
Rimane più critica la situazione per il legno con giudizi sugli ordini ad aprile in peggioramento, ma anche qui, le attese espresse per i prossimi mesi hanno un saldo positivo (+7%).
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