Miele: Ecologia = qualità + azioni concrete

Intervistato nella cover story del numero 11 di Uptrade, Andrea D’Aloia, Direttore marketing di Midea Italia descrive gli obiettivi e i risultati raggiunti dal brand tedesco nella progettazione e nella produzione di elettrodomestici rispettosi dell'ambiente.

Di seguito, in versione integrale, intervista a Andrea D’Aloia, Direttore marketing, sugli obiettivi e i risultati raggiunti in termini di sostenibilità dal brand tedesco, apparsa nella cover story di Uptrade di novembre (n. 11). Per leggere il testo integrale clicca QUI oppure scarica la versione digitale dall’app di Uptrade su su Apple Store, o Google Play o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.

L’inchiesta di copertina del numero 11 di Uptrade (scarica QUI il pdf della rivista) offre un quadro dei risultati fin qui ottenuti e degli obiettivi a cui stanno lavorando alcuni dei player di riferimento per quanto riguarda l’impatto ambientale, la catena produttiva, la supply chain, la gestione sostenibile delle persone e, ovviamente, l’innovazione di prodotto.
Andrea D’Aloia, Direttore marketing di Miele Italia, ha risposto così alle domande di Uptrade.

Uno dei temi che più hanno caratterizzato l’ultima edizione di Ifa è stato quello della sostenibilità. Per un’azienda dell’elettrodomestico questa è già oggi una reale leva competitiva per un’azienda dell’elettrodomestico o piuttosto un punto su cui svolgere un’azione d’indirizzo e di sensibilizzazione nei confronti dell’utilizzatore finale?

Sicuramente il tema della sostenibilità, che in termini di leva competitiva si traduce in classe energetica, è uno dei principali driver d’acquisto per il consumatore. Sia che si tratti di sostenibilità nel senso di classe energetica dell’elettrodomestico e quindi banalmente che porti ad un risparmio nei consumi, sia che si tratti di un acquisto guidato, specialmente per i più giovani e sensibili al tema, dall’etica. Consideriamo comunque che la sensibilizzazione nei confronti dell’utilizzatore finale è fondamentale. Pensiamo solo che nel ciclo di vita di un prodotto, la parte di produzione dell’elettrodomestico occupa il 20% delle emissioni del prodotto, mentre l’uso domestico del prodotto produce l’80% delle emissioni.

Serve quindi un’importante attività educativa all’uso dell’elettrodomestico, all’uso di funzionalità eco, per consumare meno energia possibile. Ad esempio, sappiamo che il programma eco viene utilizzato dagli utenti Miele solo nel 3% dei casi per le lavatrici e nel 25% dei casi per le lavastoviglie: certamente i programmi eco durano di più, ma permettono di risparmiare più del 50% di energia. Dobbiamo cercare di insegnare sempre più ai nostri consumatori modi di vivere più sostenibili.

La lavastoviglie a scomparsa totale G7975 SCVi raggiunge la classe di efficienza energetica A. Riduce lo spreco di acqua, energia e detergenti grazie alla tecnologia EcoPower, alla Funzione ThermoSpar e al sistema di dosaggio automatico AutoDos con PowerDisk integrato.

Secondo alcune ricerche il consumatore sarebbe disposto a spendere di più per acquistare un prodotto sostenibile. Condivide questa analisi? Quali sono i requisiti che un elettrodomestico deve soddisfare per essere riconosciuto come ‘sostenibile’ dal consumatore e convincerlo pagare un extra costo per acquistarlo?

Penso che l’elettrodomestico sia ritenuto sostenibile sia in termini di efficienza energetica, sia per la responsabilità sociale di ogni brand. Il percepito passa dalla qualità del prodotto, ma anche attraverso le azioni concrete, l’impegno nella catena produttiva del prodotto stesso e la gestione delle persone in azienda. Di sostenibilità ormai si parla a 360°. Il punto non è tanto quanto è sostenibile il prodotto, ma quanto c’è di sostenibile ‘dietro’ e ‘dentro’ al prodotto stesso. Per permettere al consumatore un risparmio in termini economici ad esempio, è importante scegliere un elettrodomestico della migliore classe energetica e che duri a lungo, in modo da evitare di cambiarne diversi nel tempo. La qualità ripaga sempre.

Sostenibilità: obiettivi e traguardi di impatto ambientale di Miele.

Impatto ambientale dell’azienda

Per Miele il cambiamento climatico non è solo una delle maggiori sfide di oggi, ma anche la questione chiave della sostenibilità. A partire dal 2021, l’azienda ha scelto di passare a una produzione a emissioni zero, che coinvolge sia i suoi fornitori di energia sia la sua stessa produzione interna di energia, che è stata ampliata negli ultimi anni. Allo stesso tempo, punta a ridurre del 50% entro il 2030 le emissioni di CO2 nella produzione e nelle vendite globali, comprese quelle relative alla flotta aziendale. Gli strumenti principali della sua strategia sono gli investimenti in misure di efficienza, l’espansione della produzione interna di energia e la riduzione mirata delle emissioni.

Catena produttiva

Per produrre gli elettrodomestici Miele sono necessarie risorse naturali e materiali da tutto il mondo: dall’acciaio inossidabile per le lavatrici al granulato di plastica per l’aspirapolvere e vetroceramica per i piani cottura. Quando i materiali arrivano nelle sedi Miele, sono già stati atto di una moltitudine di processi di lavorazione. A queste fasi di creazione del valore a monte si applicano considerazioni di sostenibilità che variano a seconda del materiale. Molte risorse naturali sono disponibili solo in quantità limitate, anche se la domanda è in aumento in tutto il mondo. Poiché le risorse diventano sempre più scarse, la disponibilità a lungo termine e la sicurezza dell’approvvigionamento diventano sempre più importanti e rappresentano una sfida sempre più grande. L’azienda affronta questa sfida tramite un uso efficiente dei materiali e una gestione responsabile delle risorse naturali. Per questo considera fondamentale chiarire l’origine dei materiali e delle risorse. Inoltre effettua controlli regolari per verificare che i fornitori diretti rispettino gli standard ambientali e sociali.

Gestione sostenibile delle persone

Miele offre ai propri dipendenti un ambiente di lavoro ispirato alla collaborazione e al rispetto. Un orientamento coerente verso i dipendenti, insieme ad elevati standard sociali ed etici, è stato parte integrante dell’azienda a conduzione familiare fin dalla sua fondazione, connotandola come un datore di lavoro attraente. Nel 2021 Miele Italia ha ottenuto la certificazione Famiglia-lavoro, che indica quanto consideri importante la work life balance per i dipendenti. Oltre alla retribuzione, sono stati attivati svariati benefit aziendali che vanno dai buoni acquisto, ai regali di compleanno oppure semplicemente al catering aziendale a pranzo.

Nei Paesi industrializzati, il cambiamento demografico sta intensificando la competizione per la ricerca di specialisti ben formati. Anche i mercati globali e la crescente connettività digitale stanno cambiando le esigenze dei dipendenti. La gestione strategica delle risorse umane mira costantemente ad attirare in azienda un numero sufficiente di menti qualificate, creative ed entusiaste e a garantire la loro fedeltà a lungo termine, anche nelle condizioni attuali. Questo ritiene che questo sia fondamentale per sostenere i suoi sforzi di essere un leader dell’innovazione nel settore in modo duraturo. L’attenzione è rivolta al fabbisogno di personale a breve, medio e lungo termine in tutti i settori dell’azienda.

Innovazione di prodotto

L’obiettivo è avere prodotti che offrano solidi vantaggi ai clienti, riducendo al contempo al minimo l’impatto ambientale, siano caratterizzati da un design elegante e senza tempo e realizzati per essere intuitivi e il più possibile accessibili a tutti gli utenti.

Miele basa le attività di sviluppo dei prodotti su criteri di sostenibilità propri che superano le specifiche di legge. Le aree di interesse sono diverse. Tra queste la durata, la riciclabilità, la riparabilità e l’efficienza energetica e delle risorse degli apparecchi nell’uso reale. Allo scopo di offrire sempre l’apparecchio migliore in assoluto sul mercato, l’azienda lavora in stretto dialogo con i consumatori, i fornitori e gli altri partner del settore industriale, della ricerca e delle associazioni. Si concentra anche sulla cooperazione nello sviluppo di nuovi modelli di business innovativi legati alla sostenibilità, ad esempio collaborando con partner e start-up.

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