Un estratto di una intervista pubblicata sul numero di Luglio-Agosto di Progetto Cucina. L’intero numero è scaricabile attraverso Apple Store o Google Play. Per scaricare il pdf basta cliccare qui!
Arriva dal Veneto un’altra bella storia di impegno, creatività e qualità rigorosamente “Made in Italy” legata al comparto arredamento e cucine. È quella di un’azienda fondata a Cartigliano, piccolo comune in provincia di Vicenza, nel 1967: la CM lavelli, il cui nome racchiude le iniziali dei cognomi dei due fondatori, Benito Cavalli (prematuramente scomparso) e Francesco Marenda, tutt’ora alla guida di questa realtà, oggi affiancato dai figli Massimo e Nicola.
La forza di un’intuizione
La storia della CM comincia negli anni Sessanta, quando Francesco Marenda è un giovane operaio specializzato e ha un’intuizione. “In quegli anni in Veneto, soprattutto nel vicentino, c’erano diverse aziende importanti che lavoravano l’acciaio e alcune avevano anche iniziato a produrre qualche lavello anche se, a quei tempi, nelle cucine italiane non era un materiale molto presente: i modelli più richiesti erano ancora di tipo tradizionale, in pietra o in ceramica. Ecco, io ho cominciato così, come lucidatore e saldatore dei primissimi lavelli in acciaio Inox”, racconta Francesco Marenda. “Era un lavoro faticoso – all’epoca si saldava e lucidava rigorosamente a mano – ed era anche ‘sporco’ perché non c’erano le attrezzature e gli aspiratori di oggi. Ma i nostri sacrifici sono stati premiati: in poco tempo, come io e il mio futuro socio avevamo intuito, il mercato (insieme alle famiglie e alle case degli italiani) comincia a cambiare e nelle nuove cucine si inizia a inserire l’acciaio, per i top e i per i lavelli. E, quando questo succede, noi ci troviamo pronti a rispondere con i nostri prodotti. Nasce così la CM lavelli”. Da quel momento la produzione di lavelli e top in acciaio inossidabile si intensifica, merito dei tanti vantaggi di questo materiale, una lega che riunisce tre proprietà fondamentali: resistenza meccanica, atossicità e lunga durata. Ma anche della cura con cui CM lavelli realizza ogni singolo pezzo.
I mercati internazionali
Non è un caso che, da allora, l’azienda abbia fatto moltissima strada, pur continuando a restare legata al suo territorio: oggi a Carigliano sorgono tre stabilimenti che coprono un’area di 24.000 mq, che da più di 30 anni si occupano anche di un’intensa attività di export sia in Europa (Francia, Austria, Germania e Svezia) sia fuori dai confini europei. I prodotti firmati CM oggi si trovano infatti negli showroom e nelle cucine di Paesi come Dubai e Arabia Saudita, Hong Kong, Corea del Sud, Filippine, Algeria, Libia, Giordania e Messico. E se l’azienda ha potuto affermarsi in tutti questi Paesi è perché rappresenta l’eccellenza di una produzione 100% Made in Italy. “Il nostro slogan, ‘Un marchio italiano che produce solo in Italia’, parla da solo. Nessuna fase della produzione è mai stata esternalizzata, neppure la più piccola piegatura o saldatura”, continua Francesco Marenda. “Si tratta di una scelta precisa, che ci permette di avere un controllo diretto sulla qualità dei nostri lavelli e top per cucine, ma anche di contenere i costi della logistica e dell’impatto ambientale. Ecco perché oggi collaboriamo con i più importanti brand di arredamento per cucine: i nostri prodotti possano essere assemblati a regola d’arte in qualsiasi parte del mondo, li spediamo già dotati di guarnizione (realizzata in un materiale rigorosamente atossico), così in fase di montaggio possiamo garantire la perfetta sigillatura del punto di contatto fra lavello e piano di lavoro”.
Un brand, tre linee di produzione
Le linee principali prodotte da CM sono due: si chiamano Classic e Luxurystyle. Ma a queste storiche produzioni negli ultimi anni si è aggiunta anche la serie di lavelli in Granitigem, un nuovo materiale a base di quarzo, materiali naturali e resine termoindurenti che rendono il prodotto indistruttibile, facile da pulire e anti-macchia. In più, per soddisfare le richieste di un comparto sempre attento a colore e design, con questo nuovo materiale si possono creare lavelli di un’ampia gamma di colori, facilmente abbinabili a piani di lavoro realizzati in materiali sintetici o naturali, come legno e pietra. “Possiamo introdurre senza problemi delle novità nelle linee di produzione perché la nostra azienda investe da sempre nella formazione della manodopera che lavora con noi. E questo ci permette di continuare a essere competitivi e guardare al futuro con serenità”. Anche grazie alla produzione sempre più digitalizzata. “La tecnologia ci è venuta in aiuto e, più di 12 anni fa, abbiamo cominciato a investire moltissimo per rinnovare le linee di produzione e inserire macchinari in grado, per esempio, di creare un lavello monostampo a partire dal foglio di lamiera in soli tre minuti. E senza perdere nulla in qualità e precisione”. Ecco perché CM lavelli oggi riesce produrre 650.000 lavelli l’anno, tra monostampo, con vasche saldate o con vasche costruite, prodotti per il 65% in acciaio Inox e per 35% in Granitigem, il nuovo materiale composito e colorato.
Le sfide per il futuro
A conclusione di questo viaggio nella storia e nella produzione di questa storica azienda 100% Made in Italy, guardiamo al futuro per capire come potrebbero evolvere i mercati e quanto conta, in questo settore, la ricerca sul fronte del design, dei materiali e delle nuove tecnologie. “La collaborazione con i più importanti marchi di cucina per noi è un grande stimolo a trovare soluzioni sempre nuove anche dal punto di vista estetico e dei colori, in modo da armonizzare i nostri prodotti ai nuovi modelli di cucina. Ma questo, per noi, passa soprattutto da una continua ricerca su materiali e finiture, meno sul fronte del design: un lavello o un top per cucine devono essere senz’altro belli da vedere ma, soprattutto, funzionali, facili da pulire e resistenti nel tempo. È questo che chiedono i nostri clienti”.
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