Costruire una gamma che propone brand esclusivi richiede un grande salto di mentalità e richiede di abbandonare la strategia del ‘venditore di elettrodomestici che vende pacchetti a prezzo bloccato’ per evolversi in uno ‘specialista della cucina’ capace di gestire progetti più ampi, più complessi e personalizzati.
Lavorare per soddisfare un target alto-spendente e le nicchie di mercato (come quella delle cantinette, degli abbattitori, dei rubinetti filtranti) o le nuove esigenze del consumatore (come, per esempio quella della sterilizzazione) richiede, inoltre, una capacità di studio e lettura del mercato molto spiccata, una visione imprenditoriale a lungo termine e un adeguamento aziendale.
Investire è la parola d’ordine. E lo si vede anche nei progetti di digitalizzazione che servono a garantire efficienza alla struttura e maggiore puntualità nella risposta al cliente. Il tutto con un unico fine: valorizzare la propria specializzazione e farsi percepire come un partner utile per aumentare la redditività.
Il numero dei distributori che si sta riposizionando sta aumentando ed è su questo campo che si giocherà la competizione in futuro. Da una parte le aziende di elettrodomestici sono alla ricerca di partner solidi, preparati e capaci di traferire concretamente il valore della loro offerta, dall’altra i distributori ricercano brand realmente innovativi e che li sostengano nella costruzione della catena del valore.
Realtà solide e strutturate come Cedi, Mainox, CBelux, Bsd, Ergman Net, Eldis, solo per citarne alcune, sono l’esempio di quanto sia importante puntare alla distintività per aumentare la visibilità sul mercato e di come le scelte lungimiranti e le partnership win-win continuino a dare risultati concreti e apprezzabili.
Arianna Sorbara
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