Vocazione Green

Marzo 2023

Negli ultimi anni è cambiato profondamente il sentiment del consumatore verso la sostenibilità. Se prima aveva una consapevolezza limitata o circoscritta, oggi c’è un’attenzione crescente su tutto ciò che riguarda il pianeta, il clima, la salute e ovviamente su i consumi. E infatti, temi quali energie rinnovabili, risparmio energetico, fonti alternative, materiali riciclati e bio-ediliza sono all’ordine del giorno.

Vivere ‘una vita sana in un pianeta più sano’ diventa sempre più l’obiettivo verso quale tendere. Lo evidenziano anche le ricerche: gli italiani hanno una propensione alla sostenibilità molto spiccata. Nell’ultima indagine del Gruppo BSH (vedi pag. 26) emerge, per esempio, che la sostenibilità influenza le decisioni di consumo di più di tre quarti degli italiani e che il 75% preferisce prodotti sostenibili anche se hanno un costo maggiore.

Da nicchia di mercato si è passati dunque a un macro-trend, ovvero a un fenomeno di massa, crescente e destinato a durare nel tempo. Cosa fare per cavalcarlo a pieno? Dato che la sostenibilità non è una scelta che si proclama e si sbandiera per fare rumore, ma è una vocazione che va perseguita con consapevolezza tutti i giorni e applicata in ogni ambito del business, è evidente che ci sia bisogno di maggior dialogo e cooperazione fra industria e retail.

Le imprese del mondo dell’arredo e del bianco, così come i distributori e i negozianti, devono infatti innovare il proprio modello di business e continuare a investire in comunicazione e marketing per emergere. Ma questo non dovrà avvenire solo in ambito di prodotto, perché rimarrebbe fine a sé stesso. Piuttosto bisognerà puntare sul valore che può generare e sul beneficio che ne avranno l’ambiente, le persone, le imprese e le filiera, al fine di innescare un circolo virtuoso in cui il ‘purpose’ aziendale verrà a sua volta premiato dalla fiducia dei consumatori.

Arianna Sorbara

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